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Sellano
- Distanza da Postignano 3,4 Km
- Comune Sellano
- Itinerari Culturali

Montesanto si trova in una posizione panoramica di fronte a Sellano a strapiombo sulla valle del fiume Vigi. Per secoli la posizione strategica del borgo ne fece un centro importante e dalla ricca storia, documentata a partire dal secolo XIII, conteso tra gli Alviano di Mevale, i Varano, signori di Camerino, e il comune di Spoleto.
Il borgo era un importante crocevia e punto di passaggio e verso la fine del secolo XV vi si insediarono anche dei banchieri ebrei che vi risiedettero almeno fino alla seconda metà del secolo XVI. Il periodo di massima fioritura di Montesanto iniziò con la pacificazione del 1562, che pose fine a una lunga serie di conflitti per il controllo della zona. E’ a questo periodo che risalgono diversi palazzetti rinascimentali, molti dei quali purtroppo non esistono più in seguito ad una serie di terremoti, in particolare quello del 1703, che causarono danni estesi in tutta l’area e ne iniziarono lo spopolamento, con il trasferimento di alcune delle famiglie più importanti a Spoleto e Roma. I terremoti del 1979 e 1997 contribuirono a incrementare lo spopolamento del paese, già in corso per l’emigrazione di buona parte dei cittadini verso le città, ed oggi il borgo è quasi completamente disabitato e gran parte degli edifici non sono stati ricostruiti. E’ comunque ancora possibile immaginare la ricchezza architettonica che doveva caratterizzare Montesanto in tempi antichi.
Il borgo si sviluppa lungo la cresta di un colle, con una forma stretta e allungata, attraversata longitudinalmente da tre vie rette e parallele, e una parte delle antiche mura di cinta è ancora ben visibile e parzialmente restaurata, con un affaccio fortificato sulla valle del Vigi. Nella parte più alta dell’abitato si possono vedere le rovine di un castello fortificato che doveva essere originariamente imponente, e in vari punti del paese esistono ancora i pozzi che anticamente raccoglievano l’acqua piovana, in mancanza di fonti sorgive. Al centro dell’abitato si trova una piazza sulla quale si affacciano il palazzo comunale e la pieve di Santa Maria Assunta. Il palazzo comunale ospitava il mercato che si svolgeva sotto i suoi portici, e l’ufficio postale, con quella che si ritiene la più antica buca delle lettere del mondo, sulla quale si legge “qui si mettono le lettere de la posta 1632”. Il palazzo, oggi sede del Centro Studi Montesanto per la Scienza, conserva ancora alcune caratteristiche originali nella sua struttura e all’interno un camino e lavabo del secolo XVI, un affresco del secolo XV raffigurante la Madonna e due Santi. Accanto al palazzo del comune se ne trovava un altro di una certa importanza, appartenuto alla famiglia Morelli e poi i Collicola, del quale però non rimane che qualche rovina.
Al centro della piazza si trova un pozzo che, come si deduce dalle varie iscrizioni incise, fu ricostruito più volte nei secoli. Di fronte la Pieve di Santa Maria Assunta risale al secolo XII ma fu rimaneggiata ripetutamente e in particolare tra il 1545 e il 1574 quando fu notevolmente ampliata. Della chiesa romanica originale rimane solo l’abside. La facciata presenta tre portali, di cui uno sormontato da un timpano e un’architrave iscritta. In alto si trovano due finestre, accanto ad una delle quali si nota una piccola monofora sopravvissuta della chiesa duecentesca, insieme al campanile a tre ordini che sulla parte bassa ha gli stemmi di Spoleto e di Montesanto. L’interno della chiesa è oggi spoglio, i ricchi arredi che vi si trovavano sono al museo diocesano di Spoleto. Le capriate del tetto sono una riproduzione dell’originale crollato e le arcate sono sorrette da colonne con capitelli ionici, vi sono poi due acquasantiere e una fonte battesimale in pietra del secolo XVI. Purtroppo poche tracce rimangono degli affreschi che decoravano la chiesa in antichità, dei quali sono sopravvissuti frammenti nella cappella laterale e in altre parti dell’edificio, risalenti al cinquecento. Nel pavimento si notano varie botole che indicano la presenza di sepolture. Nella parte alta del paese si può ammirare il palazzo dei conti De’ Pazzi Morelli, con un portale bugnato e stemmi gentilizi, mentre alle sue spalle si trova una cappella privata dedicata a Sant’Anna. Nella parte opposta al fondo dell’abitato e accanto ad una delle porte d’ingresso nelle mura di cinta, si trovano la trecentesca Chiesa di Santa Lucia e la Cappella della Madonna della Porta del secolo XVI che offre riparo ad un affresco probabilmente della fine del ‘300 e ne contiene altri seicenteschi attribuiti alla bottega degli Angelucci da Mevale.